di Yacouba Coulibaly

Mi chiamo Yacouba Coulibaly. Sono nato in una piccola città del Burkina Faso (Ouahigouya)e cresciuto a Koudougou dove ho frequentato la scuola primaria per 6 anni. A 12 anni ho frequentato la scuola secondaria nella capitale Ouagadougou,dove ho proseguito gli studi all’Università per circa una decina di anni, prima di andare in Italia a concludere il mio percorso accademico. 

In un paese dove 2/3 della popolazione da 15 anni in su non sa leggere o scrivere in nessuna lingua e la popolazione di 25 anni e più ha una durata media di scolarizzazione di 1,5 anni, mi sento fortunato non solo per avere svariate lauree universitarie in vari campi disciplinari (Biological and Agricultural sciences, Rural Sociology, Development Economics) ma anche per essere riuscito a valorizzare questi diplomi grazie al lavoro di consulente internazionale che sto svolgendo con la FAO a Roma. 

Considerando le difficili condizioni di vita, le limitazioni e le diverse sfide dell’ambiente in cui sono nato e cresciuto, non sarei mai potuto arrivare a questo punto senza che la grazia di Dio si manifestasse attraverso persone di buona volontà che mi hanno sostenuto nel percorso accademico e professionale e senza il coraggio, il sacrificio e la disciplina sul piano personale. 

In segno di gratitudine al Signore vorrei lavorare per permettere al ciclo della benedizione di continuare a fluire per raggiungere moltitudini di altre persone, creando una piattaforma di opportunità di educazione e di formazione di qualità per aiutare bambini e giovani di contesti svantaggiati ad affrontare le varie sfide delle società in cui vivono. Sono, infatti, convinto come dice Nelson Mandela, che “l’istruzione è l’arma più potente che può essere utilizzata per cambiare il mondo”. 

Nelle righe che seguono vorrei raccontare questo viaggio e come il Signore Dio ha provveduto lungo tutto il percorso per condurmi dove sono oggi e aiutarmi a ipotizzare i progetti futuri, in prospettiva.

Il punto di partenza: la mia iscrizione a una scuola evangelica

Tutto è iniziato quando ho raggiunto l’età di 5 anni per andare a scuola. La nostra famiglia, anche se non praticante, era di tradizione musulmana. Vicino a casa nostra c’era una scuola primaria evangelica nella città di Koudougou, ma mio padre ci iscrisse in una scuola molto lontana, che raggiungevamo a piedi con grande fatica ed esposti al pericolo, vista l’età. Mia madre si oppose a questa scelta e dopo varie vicissitudini fummo finalmente iscritti nella scuola evangelica.

L’opportunità che ha cambiato la mia vita 

Il cammino verso la strada che, forse, il Signore aveva tracciato per me, iniziò quando un giorno il maestro, chiamato un gruppo di studenti, ci ha fatto delle foto e qualche mese dopo mi ha portato una bustina con una cartolina postale inviata da una coppia olandese che aveva deciso di sponsorizzare i miei studi. 

Fu un grande sollievo per mio padre, il cui stipendio era appena sufficiente per prendersi cura della famiglia e finanziare gli studi dei miei altri dieci fratelli e sorelle. Io ero molto entusiasta di poter studiare senza dovermi preoccupare ed ero determinato a cogliere l’opportunità di andare il più lontano possibile nella mia carriera scolastica.

Da questo primo contatto (all’età di 8 anni) fino alla mia prima laurea nel 2012 (26 anni), questa coppia di anziani olandesi mi ha sostenuto in diversi modi. Mi ricordo ancora come fosse ieri di tutte le foto, cartoline postali e lettere che mi hanno inviato e i versetti sull’amore di Dio e il Suo piano per la mia vita nonostante le diverse difficoltà e sfide. Questo è stato il mio primo contatto con il vangelo di Cristo e la fede cristiana. 

E durante le vacanze scolastiche, contribuivano per farmi partecipare a campi biblici di vacanze nella capitale Ouagadougou. Lì, con tanti altri bambini provenienti da tutto il Burkina Faso e da diversi contesti socioeconomici e religiosi, abbiamo imparato a conoscere la fede cristiana tramite le diverse storie e figure bibliche e a cantare inni cristiani.

La mia conversione

Riflettendo su questo capitolo della mia vita, mi sono posto tante domande sulle vere motivazioni di un amore così disinteressato, sincero e vero. Il fatto che persone non legate a me in alcun modo e che non ho mai incontrato mi amassero così profondamente e lo dimostrassero attraverso le loro parole, attitudini e azioni senza aspettare qualcosa in cambio, mi ha portato a capire che il vero amore esiste e che Dio è la sua essenza e il suo autore. È stata questa scoperta personale che mi ha convinto e attirato a Cristo e mi sono convertito e sono stato battezzato all’età di 15 anni, il 5 maggio 2002. Dal giorno del mio battesimo, il mio nome è Israel, Israel Coulibaly. Da allora, ho imparato a conoscere e amare Dio e ho deciso di lavorare per permettere a quell’amore di continuare a scorrere tramite la mia vita, come ha fatto questa coppia olandese.

Alla ricerca del piano di Dio per il mio futuro e il mio impegno per la sua realizzazione

La mia conversione a un’età molto giovane mi ha aiutato a fare scelte strategiche in risposta alla parola di Dio e a disciplinarmi e concentrarmi sui miei studi. Quale carriera universitaria? Quali scelte professionali? Continuavo a interrogarmi sul mio futuro e all’inizio il mio desiderio era di studiare le Scienze Mediche per diventare un medico e aiutare le persone sofferenti di malattie curabili ma che non hanno la possibilità di aver accesso a un trattamento di qualità. Ma il Signore aveva un altro piano per me e al posto di medicina, mi sono orientato alla Facoltà di Scienze biologiche e agrarie dell’Universita di Ouagadougou. Ho capito che investire nello sviluppo socioeconomico delle zone rurali era e sarà il modo per me di dare testimonianza della sapienza, dell’amore e compassione di Dio verso le moltitudini di persone svantaggiate, emarginate e vulnerabili. 

Dal fallimento al successo accademico

Nel 2009 mi sono laureato in Chimica e Biologia. L’anno seguente in Scienze Biologiche, con la Laurea triennale. E nel 2012, ho ottenuto il mio primo Master in Protezione e Miglioramento delle Colture. Ho dedicato la mia tesi alla coppia olandese e ho scritto una lettera per raccontare loro come Dio ha cambiato il corso della mia vita attraverso il loro sostegno. Il marito, ancora vivo, mi ha risposto commosso della mia testimonianza esprimendo gratitudine al Signore per tutti questi frutti, prodotti dal loro piccolo ma continuo investimento fatto nella mia vita. Da quel momento il programma di sponsorizzazione è finito e ho imparato a volare da solo.

Durante uno stage di ricerca con l’Istituito nazionale di ricerca agronomica e ambientale (INERA), il confronto con i piccoli produttori agricoli mi ha fatto capire che lo sviluppo agricolo e rurale non è solo una questione di Scienza e Tecnologia, ma anche una questione di rapporti sociali, di distribuzione, di potere e di diritti.

Era dunque necessario cercare di studiare e capire le logiche e le pratiche locali per essere capace di sviluppare progetti che tenessero in conto tutte queste realtà per un vero sviluppo rurale. Ho completato nel 2015 un secondo Master internazionale in Sviluppo e Innovazione Rurale e nel 2016 sono stato selezionato per una borsa di studio di 6000€ per proseguire i miei studi alla facoltà d’Economia dell’Università degli studi di Roma Tre, Master in Human Development and Food Security. È così che ho lasciato il mio paese per continuare i miei studi qui in Italia. 

Carriera professionale e progetti futuri

Roma è chiamata la capitale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione mondiale a causa della presenza delle tre importanti organizzazioni dell’ONU che si occupano di queste tematiche: la FAO, il PAM e IFAD. 

Dopo la laurea ero pieno di fiducia che avrei trovato un lavoro molto rapidamente, ma non è stato così. Ho mandato tante domande per stage e lavori in istituzioni internazionali qui a Roma e a Ginevra, in ONG e aziende qui, in Burkina Faso e in Africa. Ma niente di tutto ciò ha funzionato. Ho dovuto accontentarmi di lavori saltuari (edilizia, agricoltura, hotel) ma con la fiducia che un giorno l’occasione si sarebbe presentata. 

Quando meno me lo aspettavo, attraverso il sostegno di una coppia della chiesa battista di Trastevere (Michael e Kathrin Taylor) che voglio ringraziare attraverso queste righe, ho avuto una grande opportunità. Da più di un anno lavoro come consulente internazionale per il supporto alla concezione, implementazione, monitoraggio e valutazione di progetti, programmi e politiche volti a promuovere la creazione di lavoro per i giovani nelle catene di produzione agricola e alimentare nei paesi dell’Africa, tra cui i paesi del G5 Sahel (Burkina Faso, Mali, Niger, Mauritania e Ciad) e Senegal. 

Il mio desiderio è di capitalizzare le esperienze professionali nello sviluppo e nella cooperazione internazionale, costruire una rete di contatti, mobilitare risorse e tornare al momento opportuno nel mio paese o in qualsiasi altro paese africano per investire e realizzare questa visione che il Signore ha messo nel mio cuore. Per darmi più mezzi per raggiungere questo obiettivo, continuo a studiare e a lavorare. Sono attualmente iscritto all’Università di Tor Vergata per rafforzare la mia formazione in Economia attraverso il Master in Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale, questa volta grazie a risparmi e risorse interamente personali.

Dal 5 maggio 2002, giorno del mio battesimo, il mio nome è Israel, Israel Coulibaly.