La grazia di Dio trasforma la nostra vita: è come nascere una seconda volta, non più ad una vita vuota e insignificante, bensì ad una vita che sappia tradurre in pratica l’amore di Dio.
Nascere di nuovo
Ma come è possibile nascere di nuovo? È possi- bile cambiare il corso naturale delle cose? Si doman- da con meraviglia Nicodemo dopo che Gesù gli ha detto che «Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio» (Giovanni 3,3).
Nicodemo, un dottore della legge, si reca da Gesù e con lui si mette a discutere (Giovanni 3,1-8). Gesù non ama i convenevoli e lo pone subito dinanzi al suo problema personale, che è poi il problema di ogni individuo che vuole conoscere la realtà di Dio. E cosa dice Gesù a Nicodemo? Gli dice che non è sufficiente essere dei sapienti, non basta essere intelligenti, così come non basta essere una persona semplice, bensì è necessario nascere di nuovo.
Nicodemo non comprende le parole di Gesù. Nonostante tutta la sua conoscenza e il suo sapere, quelle parole gli appaiono incomprensi- bili e con stupore replica: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» (v. 4).
La nuova nascita: vedere il regno di Dio
Nicodemo non sa cos’è la nuova nascita. Le parole di Gesù lo mettono in difficoltà poiché egli pensa alla nascita terrena, naturale, biologica, men- tre Gesù sta parlando della rinascita spirituale che ogni uomo e donna deve poter sperimentare per poter «vedere il regno di Dio».
Nascere ad una nuova vita non è un’opera che noi possiamo realizzare. Nascere ad una nuova vita non dipende da noi. Per di più, dal nostro punto di vista, il fatto di nascere a una nuova vita è impen- sabile sia che lo immaginiamo da un punto di vista naturale sia che lo pensiamo da un punto vista spiri- tuale e morale.
Gesù, invece, indica a Nicodemo un’altra strada: quella di una nuova vita che può realizzarsi grazie all’amore trasformante di Dio, grazie allo Spirito che Dio infonde nei cuori di coloro che credono e a lui si affidano.
Lo Spirito di Dio ti rinnova
Gesù lo dichiara con chiarezza: «Se uno non è nato di acqua1 e di Spirito, non può vedere il regno di Dio» (v. 5). La vita nuova che Gesù ci offre non è più quella biologica, ma è un nascere «dall’alto», è un venir fuori dal «grembo» di Dio2 che ci rigenera mediante il suo Spirito.
Ma cosa significa in concreto nascere di nuovo? Significa andare alla radice del nostro problema eli- minando tutto ciò che di vecchio caratterizza anco- ra la nostra esistenza come l’egoismo, l’orgoglio, l’indifferenza e l’incredulità che ci chiudono ad una prospettiva di vita nuova aperta a Dio e agli altri; è nascere a una vita non più dominata dal peccato, ma vissuta davanti a Dio e nel servizio del prossimo.
Il nostro è un male che ha radici profonde: è la nostra stessa persona che è ammalata (il bene che voglio fare non lo faccio, il male che non voglio fare quello faccio!3). Per cambiare bisognerebbe cambiare la nostra stessa natura! Ma chi può realizzare un tale pro- digio? Chi può spezzare le catene del nostro peccato?
Dio ci vuole diversi. Non ci vuole perfetti, bensì diversi. Dio ci vuole nuove creature, persone nuove che sappiano impegnarsi per la giustizia, la solida- rietà, la condivisione, che sappiano vivere l’evangelo della grazia con un impegno radicale. Noi spesso sottovalutiamo questa novità che dovrebbe invece fare la differenza nella nostra vita di fede.
Nicodemo è stupefatto dalle parole di Gesù, e chi non lo sarebbe. Quelle parole le avverte come una sfida alla sue certezze. Egli si era chiesto: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio?» (v. 4). Ora, tutte le sue convinzioni vanno in frantumi. Non basta più che egli sia un maestro della legge, un erudito delle Scritture, la cosa veramente importante è che egli sperimenti la nuova nascita. E per aiutare Nicodemo, Gesù ancora gli dice: «Quello che è nato dalla carne è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va, così è di chiunque è nato dallo Spirito» (vv. 6-8).
La nuova nascita è un miracolo dello Spirito di Dio, è un opera misteriosa simile al soffio del vento di cui sentiamo il rumore senza però sapere né da dove viene né dove va: «Così è di chiunque è nato dallo Spirito» (v. 8).
Il primo passo: fidati dello Spirito!
Purtroppo molte frustrazioni che sperimentiamo nella nostra vita di fede nascono dal fatto che ci affi- diamo troppo alle nostre forze, alle nostre capacità, ma in questo modo non facciamo altro che illudere noi stessi. Le parole di Gesù a Nicodemo ci aiutano a capire che i nostri sforzi non portano a nulla se non a constatarne il fallimento.
Quando ci si affida troppo a se stessi si ha poi quella strana sensazione di stare sempre al punto di partenza, si gira e si rigira e nulla sembra cambiare. E non facciamo altro che sperimentare una vita cristia- na sfilacciata, piatta, arida, che mantiene ancora le forme della pietà – direbbe l’apostolo Paolo, ma priva di potenza. Non possiamo cambiare da soli perché semplicemente non rientra nelle nostre possibilità. A nessun essere umano fa piacere ammettere la propria sconfitta, ma è questo il primo passo che bisogna fare se si vuole diventare una nuova creatura: più sarà salda in noi la convinzione di essere perdenti e non in grado di potercela fare da soli, più potremmo rivol- gerci a Colui che solo può sanarci e donarci una vita piena e gioiosa. Da soli non possiamo risolvere i nostri problemi, non possiamo nascere di nuovo, siamo pri- gionieri del nostro peccato, del nostro orgoglio, schiavi dei nostri idoli. Solo Gesù può liberarcene, ed egli lo fa se sappiamo confidare nella sua misericordia. Gesù ci invita a lasciarlo entrare in noi, egli vuole farci rinasce- re a una nuova vita per condurci nel suo regno, gui- darci felici nel cammino della vita, farci godere delle sue benedizioni, sostenerci nelle difficoltà.
Note
1 È da escludere che l’acqua sia un riferimento al battesimo cristiano. L’accento del discorso di Gesù è posto sulla nuova nascita resa possibile dallo Spirito. Le idee del v. 5 sono sviluppate nei vv. 6-8, ma in quei versetti si parla solo di Spirito, e non di acqua. Infatti, il v. 8 quasi ripete il v. 5 quando parla di «chiunque è generato dallo Spirito», e non menziona l’acqua.
2 Giovanni 1, 14 3 Romani 7, 19