pane_05_02di Nicolina Di Sarno

 

Un giorno parlando con mio figlio, che ha quasi diciotto anni, cercavo di fargli capire che non volevo più dargli delle regole ben precise, ma desideravo che fosse lui a scegliere che cosa fosse giusto fare in determinate circostanze. E lui mi ha risposto: «Sai, mamma, è più difficile per me, preferirei che continuassi tu a dirmi cosa fare o non fare! Mi sentirei più sicuro». Beh! Questo mi ha fatto molto riflettere. Tutto sommato lo mettevo dinanzi alla libertà di decidere, di crescere, e per lui era un problema.

Tanto si è detto su questo argomento e tanto si potrebbe dire, ma la cosa che mi ha lasciata perplessa è che spesso non siamo pronti a vivere questa libertà; forse non siamo in grado di gestirla. Nella vita di tutti i giorni siamo costretti a prendere delle decisioni nella no-stra piena libertà ma que-sto ci costringe, ovviamente, ad essere responsabili, a pensare con la nostra testa, a prendere delle posizioni e ad avere il coraggio delle nostre azioni, qualunque esse siano, perchè da esse scaturiscono delle conse-guenze.

Gesù ci ha donato la libertà dal peccato, dando la sua vita per noi, è il più grande dono che ci ha fatto! Ma egli non ci scostringe a seguirlo: solo se noi dicidiamo di farlo con gioia, egli ci accompa-gnerà divenendo il nostro compagno di viaggio. La schiavitù spesso non è fatta di catene visibili, ma quando lasciamo che altri decidono per noi, incateniamo la nostra vita e il nostro cuore e piano piano saremo incapaci di godere la gioia della libertà.

Il popolo di Israele liberato dalla schiavitù d’Egitto quando si trova nel deserto rimpiange la schiavitù dicendo: «Chi ci farà mangiare della carne? Stavamo bene in Egitto!» (Numeri 11, 18).

Non erano pronti a vivere la libertà, avevano paura, non erano abituati ad assumersi delle responsabilità; qualcuno aveva sempre deciso per loro: noi non siamo molto diversi! Lo facciamo più spesso di quello che pensiamo. Gesù dice: «Se siete radicati nella mia Parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. (…) Se dunque il Figlio vi farà liberi, voi sarete veramente liberi (Giovanni 8: 31; 36).

Certo dove c’è libertà ci sono anche dei rischi, ma dove non c’è libertà i rischi sono anche maggiori. Non permettiano a nessuno di portarci via questo bene prezioso! Vale comunque sempre più la pena rischiare di vivere nella libertà che nella certezza della schiavitù.