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La stanza del figlio

REGIA: Nanni Moretti

PRODUZIONE: ITALIA 2001

Nanni Moretti, con “La stanza del figlio”, ci parla della perdita di una persona amata, Andrea. E senza dubbio quella descritta dal regista è una tra le perdite più difficili da accettare: la morte di un figlio. Il film narra la storia di una famiglia “normale”, che vive con serenità ed armonia la quotidianità, ed improvvisamente, per un incidente, si trova a doversi confrontare con una nuova vita, segnata dal dolore e dalla difficile accettazione della nuova realtà. Giovanni, Paola ed Irene non saranno più gli stessi; il dolore li separa. Un giorno arriva una lettera inaspettata per Andrea, firmata da Arianna, una ragazza che lo aveva conosciuto per un solo giorno e che se ne era innamorata. Sarà questo episodio a dar avvio ad un nuovo inizio.

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE

Partendo da un oggetto, una fotografia, un luogo, un ricordo, condividere in gruppo la propria esperienza di perdita.

A quale dei personaggi narrati nel film ti senti più vicina/o? Perché?

All’interno del film troviamo stati d’animo quali il dolore, la rabbia, il senso di colpa. Prosegui la tavola delle emozioni legata al lutto, secondo quella che è stata la tua esperienza o cercando di immedesimarti in tale stato emozionale, prendendo in considerazione anche le reazioni fisiche e psicosomatiche alla perdita.

Tavola delle emozioni

Dolore
Rabbia
Senso di colpa

Nel film la morte viene affrontata in maniera laica, senza alcun conforto legato alla fede. È una morte non vissuta alla presenza di Dio. Quanto la fede e il sostegno della comunità hanno inciso, o pensi possano incidere, nel dare un significato alla perdita subita e al tuo percorso di accettazione ed elaborazione del lutto?

Quali risorse umane e spirituali pensi di poter utilizzare per te e per gli altri, cosicché le ferite siano sorgente di crescita?

Ne “La stanza del figlio” il dolore divide le persone che si vogliono bene. È una reazione a quanto accaduto; la morte genera un dolore che trasforma le persone e le relazioni.

Condividete nel gruppo le dinamiche familiari dopo la perdita; come sono cambiati i rapporti con gli altri e la società? Quali forme di sostegno – strutturate e non – ritieni si possano  attuare all’interno della vostra comunità di fede per aiutare le persone ad elaborare il lutto e a “ritrovarsi” in seguito alla perdita? Se c’è ancora tempo:

Il protagonista del film, Giovanni, prova un grande senso di colpa per la morte del figlio. Punto di partenza per superare i sensi di colpa è “perdonarsi”. Scrivi una lettera ad una persona cara che non c’è più esprimendo tutti i tuoi sentimenti e “il non detto”.