motoraduno_adi Franco Grillo

 

«Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Ora come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi» (Romani 10, 13-14)? In questi versi è custodita l’esigenza dell’evangelizzazione. Per noi, la promessa dello Spirito fatta da Gesù (Atti 1, 8), l’adempimento di tale promessa (Atti 2, 1-4), il suo carattere inclusivo e atemporale (Atti 2, 38-39) ha come obiettivo fondamentale, l’irradiarsi di tale annuncio «fino agli estremi confini della terra». Il campo di missione è complesso, perchè include anche i luoghi da cui l’annunzio parte. La difficoltà consiste nell’annunciare l’evangelo nel linguaggio degli uomini a cui esso è rivolto. Da qui l’inquietudine dello Spirito che si avvale anche della nostra inventiva e della nostra intelligenza e le sostanzia, “ispirandole”.

Spesso, la fatica, è cercare di capire la mentalità e i sentimenti di coloro nella cui lingua l’annuncio cristiano deve essere tradotto. Ecco perché riteniamo sia necessario restituire all’evangelo la sua forza vitale, mettendo in discussione vecchi schemi mentali e utilizzare tutte le forme possibili per reinterpretare e attualizzare l’annuncio dell’evangelo. Sulla scorta di quanto detto fin qui, come comunità cerchiamo, durante tutto l’anno, di predisporre tutta una serie di iniziative che ci costringono a rielaborare continuamente pensieri e parole in modo che risultino adeguati a trasmettere l’annuncio della fede, tra cui: proiezioni di film in piazza, anche con la collaborazione delle varie istituzioni presenti sul territorio, cineforum (in chiesa) con dibattito e momento conviviale finale, motoraduni con concerto seguito da breve predicazione e buffet finale (durante il quale è possibile pregare con ogni singolo motociclista). Concerti, pantomima, feste di intrattenimento per bambini con puppets, nelle piazze, a domicilio, nelle pizzerie o presso scuole materne ed elementari (festa della gioia, del sorriso, dell’amicizia). In chiesa si organizzano feste della mamma, papà, nonni, donna, etc.

Nel quadro di una serie di iniziative organizzate dalla pro-loco e dal Comune, presentiamo mostre di pittura e di artigianato (con quadri e soggetti a tema biblico). Durante tutto l’anno programmiamo conferenze con tematiche socio-ambientali (in chiesa o nel palazzo di città), approntiamo un banco con distribuzione di letteratura gratuita nei luoghi di maggiore affluenza della città, distribuiamo gratuitamente un nostro periodico (Coscientia). A Natale, alcuni fratelli in costume da Babbo Natale, distribuiscono per le strade e davanti ai supermercati calendari cristiani agli adulti e caramelle ai bambini, insieme ai quali si fanno anche fotografare. La consegna della foto avviene successivamente a domicilio unita alla quale, diamo in regalo ai bambini una copia della «Storia più bella» (un racconto a fumetti della storia di Gesù adatto ai piccoli); realizziamo interviste per strada con sondaggi mirati, studi biblici a domicilio, etc, etc. Queste sono alcune delle iniziative da noi utilizzate per l’evangelizzazione, molte altre nascono dalla contingenza di eventi ordinari o straordinari, ognuna delle quali è finalizzata a raggiungere un tipo di «interlocutore».

Tutto questo, come si può facilmente immaginare, richiede l’impiego di molte risorse (umane e finanziarie) e costa molta fatica, aggravata da una notevole resistenza dettata da molteplici fattori socio-culturali e di pregiudizio, essendo Campagna un paese con tradizioni medievali e clerical-cattoliche. Tuttavia, i risultati ci sono. Siamo qui in pianta stabile (residenti) solo dal settembre del 1999 e, nonostante le molte difficoltà fin qui incontrate, la nostra chiesa, attualmente, conta più di 40 unità (minorenni e simpatizzanti esclusi) ed è in costante crescita numerica. Ma, la cosa che a noi preme di più, è che la comunità rappresenti il luogo dove vivere come in una famiglia allargata, dove sia possibile sperimentare un evangelo liberato da incrostazioni utilitaristiche e derive autoritarie che lo sfigurano e lo rendono irriconoscibile. Siamo convinti che evangelizzare, per la chiesa, rappresenti un compito difficile ed entusiasmante allo stesso tempo, per questo motivo abbiamo scelto un motto della riforma a stella polare della nostra azione: «Ecclesia semper reformanda» (La chiesa è sempre in riforma). Ciò, a nostro modo di vedere, significa che non si possono fissare una volta per tutte forme e contenuti, ma è necessario ridefinire costantemente le proprie caratteristiche ecclesiali e il proprio linguaggio, nell’impegnativo confronto con un clima culturale in continuo cambiamento.