Chiromo Chamurorwa è pastore della Emmanuel Baptist Church, che si trova ad Harare, capitale dello Zimbabwe. Nonostante la gravissima crisi Harare è comunque una grande città che vive ancora qualche opportunità in più rispetto alle zone rurali.
Paolo, parlando al re Agrippa dice: «Io non sono stato disubbidiente alla visione celeste» (Atti 26, 19). La visione implica l’invio di Paolo alla sua gente e ai gentili «per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce, e dal potere di Satana a Dio» (Atti 26, 17-18).
Precedentemente, il Signore si presentò a Paolo e disse «Fatti coraggio! Perché come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, così bisogna che tu la renda a Roma» (Atti 23, 11).
Desidero essere ubbidiente a Dio nel proclamare l’Evangelo che libera del nostro Signore Gesù Cristo qui ad Harare nello Zimbabwe.
Sono pastore della Emmanuel Baptist Church, membro della Convenzione Battista dello Zimbabwe. La chiesa si impegna a diventare una famiglia cristiana africana che sappia amare, una comunità che si prenda cura delle persone nella loro globalità attraverso l’Evangelo del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo nella sua interezza.
A causa della larga diffusione dell’Hiv e dell’Aids, quasi una persona su quattro è sieropositiva. Questo dice che 2500 persone muoiono ogni settimana. Molti sono contagiati e altri ne pagano comunque le conseguenze.
Lo sforzo economico e lo stress emotivo sono senza precedenti. Il Life Anglow, sebbene alla sua fase iniziale, è un organo della chiesa, portato avanti da persone che vivono con l’Hiv e l’Aids. Si tratta di un gruppo di sostegno che cerca di combattere la stigmatizzazione sociale dell’Hiv e dell’Aids e che si occupa della cura pastorale di orfani e di anziani che affrontano lo stress di un lutto. Siamo poi grati a Dio perché siamo riusciti a fondare l’Emmanuel Care, attraverso cui siamo stati in grado di mobilitare insieme alla nostra convenzione risorse per fornire cibo e un riparo a famiglie in difficoltà. In alcuni casi, siamo riusciti a far tornare a scuola degli orfani e a rispondere ad alcuni bisogni basilari di vedove. La chiesa sostiene circa 70 famiglie bisognose e noi speriamo di arrivare fino a circa 100.
Il sostegno include l’assistenza sanitaria. La nostra infermeria offre cure di base per i membri della chiesa e per la comunità circostante. Stiamo cercando contatti per costruire una rete con alcuni dottori che prestino volontariamente la loro opera.
La chiesa posta in questi anni di fronte all’evidente violazione dei diritti umani non ha preso posizione. Ma l’inattività ha costi alti. Ci siamo sentiti messi in questione. Stiamo perciò cercando di definire il nostro ruolo profetico come chiesa nello Zimbabwe ma nel mondo intero. Preghiamo che la nascente partnership tra i battisti italiani e quelli dello Zimbabwe generi come riflesso un movimento che ci catapulti verso un’azione profetica più decisa.
È stato finora difficile leggere la Bibbia da un punto di vista che non fosse eurocentrico. Facendo così abbiamo negato al vasto corpo internazionale di Gesù Cristo la ricca dimensione ed eredità africana. Abbiamo sottovalutato le nostre esperienze e conoscenze come africani introiettando l’errata nozione che qualunque cosa provenisse dall’Africa fosse inferiore. L’istruzione cristiana ha un grande compito, quello di correggere questo radicato ed errato modo di pensare e questa teologia.
Questa è la nostra preghiera: che Dio possa continuare a trasformarci attraverso il rinnovamento delle nostre menti. La Emmanuel Baptist Church come chiesa che cresce vorrebbe incarnare Gesù Cristo portando guarigione e nutrimento a coloro che sono colpiti dalla povertà e poi certo salvezza ai peccatori.
Shalom